LA NOSTRA STORIA

Il Club Vela Camogli è stato ufficialmente fondato nel 1970 da un gruppo di camuggin amanti del mare e naturalmente appassionati del mondo velico. Il piccolo fortino nel quale risiede (risalente a prima del III Secolo), era anticamente usato al piano terra per il ricovero delle lance della milizia dell'epoca ed al secondo piano per le stesse unità di guardia al porto, le quali avevano il compito di vigilare sui traffici locali e di riscuotere i dazi doganali imposti dall'autorità.

Una curiosità sulla posizione della sede è che essa si trova a pochissimi metri (a 40 circa, in linea d'aria) ad Ovest del luogo dove venne fondata, nel lontano 1780, la prima autentica Scuola Nautica di Camogli. Difatti, le testimonizanze tramandate nelle famiglie rivierasche di tradizione marinara, indicano che i ragazzi, intorno ai dieci anni, dopo "aver imparato a leggere, scrivere ed a far di conto" alla scuola del parroco, si imbarcavano come mozzi agli ordini del padre o di qualche parente.

Le prime esperienze di navigazione avvenivano nel Tirreno settentrionale, giungendo fino al'isola Gorgona o all'Elba, per poi partecipare a viaggi, o meglio "campagne" in Sicilia ed in Spagna. Le tappe successive della formazione erano rapide e, fra i dodici ed i quattordici anni, i ragazzi erano considerati tanto esperti da essere imbarcati come marinai per le rotte verso gli scali del Levante.

Se le cognizioni pratiche passavano così di padre in figlio, quelle teoriche indispensabili per proseguire nella carriera ufficiale, venivano insegnate in scuole apposite, in genere tenute da religiosi e finanziate da armatori locali come la scuola di Camogli che nacque per iniziativa dell'Armatore Lavarello e del Capitano DeGregori, con il compito di preparare gli aspiranti al titolo di "patronus" (i futuri capitani di marina).

Questa scuola, sostituita in età napoleonica da una Scuola Normale, riconosciuta ufficialmente dal governo di Parigi, teneva corsi di breve durata, prevalentemente nei mesi d'inattività invernale, per insegnare le consuetudini e le norme del Diritto, nonchè le nozioni teoriche di Astronomia e di Matematica necessarie per solcare il Mediterraneo e l'Atlantico. Le tradizionali tecniche marinare venivano insegnate con esercitazioni pratiche su lance a vela, come documentato dalle fotografie dell'epoca, nonchè su alberi piantati a terra, attrezzati con pennoni e sartie; erano poi frequenti le visite ai laboratori dei maestri d'ascia e dei calafati.

Di quell'antica sede scolstica, sostituita dall'Istituto Tecnico Nautico C. Colombo, è rimasta una targa a ricordo della memoria, in quanto successivamente dovette essere spostata per questioni di spazio a causa della incontenibile ed inaspettata affluenza di allievi nel corso dei primissimi anni dopo la fondazione.

La vela è strettamente legata a Camogli, in quanto utilizzata fin dagli antichi albori per questioni soprattutto commerciali. Tant'è vero che lo stemma della nostra cittadina riporta in primo piano l'immagine di una imbarcazione tipica della nostra marineria, lo sciabecco, del quale, ne è conservata, sulla spiaggia, una copia in dimensioni reali, conosciuta meglio col nome U DRAGUN costruita dal grande ed indimenticato maestro d'ascia camoglino Ido Battistone.

U Dragun non è stato costruito per sola esposizione, anzi è un mezzo perfettamente funzionante dotato di un valido equipaggio con il quale ha percorso migliaia di miglia in tutto il mondo. A tale proposito vogliamo ricordare il nostro Santo Protettore San Prospero la cui leggenda, per questioni di rivalità fra Camogli e la vicina Recco, viene raffigurata in maniera riassuntiva in un antico dipinto sul cui sfondo possiamo notare un'imbarcazione a vela del tempo in cui si svolsero i fatti.
Turisti e visitatori delle nostre chiese avranno sicuramente notato affreschi e dettagliati dipinti raffiguranti imbarcazioni a vela ritenute manifestamente importanti pure nel contesto religioso.

Un altro fatto singolare riguardante la posizione della nostra sede nei confronti di San Prospero, è che ci troviamo a circa 40 metri a Sud rispetto all'antico "ospitale" di Camogli, a Lui dedicato, fondato nel 1690 ed attivo fino al 1873. Successivamente, detto palazzo fu convertito ad uso abitazioni. Del suo ricordo rimangono una targa ed i colori simili al bellissimo monastero di San Prospero.

La nostra cittadina vanta con orgoglio un brillante passato sia per la flotta di navi possedute, sia per il numero di marinai che qui sono nati ed hanno dedicato il loro servizio al mare.

Ritornando allo stemma di Camogli, riportiamo la frase autodescrittiva: "Quando S.M. Vittorio Emanuele II volle fregiarmi d'uno scudo d'arme, scelse per me una stella ed una nave a vela. Perché io sono quella piccola ma meravigliosa Città del Levante che, dal 1800 al 1900 diede all'Italia 3700 Capitani di Mare, 2932 bastimenti mercantili e più di 1500 Macchinisti Navali di Prima Classe".


Camoglini furono coloro che "prestarono" le navi a Napoleone Bonaparte per la campagna d'Egitto. ancora di Camogli quelli che per primi transitarono a vela attarverso il pericoloso Capo Horn e sempre di Camogli furono i fondatori della prima Mutua Marittima (assicurazione) al mondo. Il 20 marzo 1853 nacque, per iniziativa del Capitano Erasmo Schiaffino, la Società di Mutua Assicurazione Marittima Camogliese (in caso di naufragio, all'armatore veniva data un'altra imbarcazione costruita col capitale sociale).

Nel nostro album storico vogliamo serbare memoria ad un Emerito cittadino il quale dette esempio di grande nobiltà camoglina in un contesto non prettamente marino: Simone Schiaffino. Eroe del 1800, guida alpina di Garibaldi nella storica impresa dei Mille.

Primo direttore della Società Assicurativa fu Giuseppe DeGregori mentre Nicolò Schiaffino, cugino di Erasmo compilò il primo statuto, suddiviso in 18 articoli. Per far parte dell'associazione era richiesta l'appartenenza a famiglia camogliese e la residenza nella stessa Città. Nei primi anni gli iscritti erano 87, con 143 velieri. Nel 1856, il numero delle imbarcazioni era salito a 580. La Mutua Assicurazione Camogliese operò fino al 1888.

LE GARE DI VELA

Le "gare di vela" antistanti il nostro specchio acqueo sono sempre state un'attrazione particolare per Camogli, tant'è vero che lo scopo di queste è sempre stato duplice. In primo luogo, le regate si svolgevano secondo una base molto semplice: avere un mezzo a vela. Il resto era a discrezione ed inventiva dell'equipaggio. Vincere era l'obiettivo e per il raggiungimento di ciò non ci si ponevano troppi scrupoli. Inizialmente tutti i trucchi erano non ammessi ma possibili, visto che non esisteva una vera e propria giuria come nelle gare di oggi. La vittoria comportava la vincita di un trofeo, ma era la gloria acquisita la preda più importante.

Nel corso degli anni furono stabiliti regolamenti via via sempre più rigidi e restrittivi che furono originati dalle contestazioni e baruffe (se non risse vere e proprie in molti casi), del post regata per ingiustizie e trucchi sempre nuovi. Ma la questione più interessante che possiamo citare a proposito delle contese veliche davanti a Camogli, consisteva nel fatto che tali competizioni erano occasione importante per dimostrare le proprie capacità marinare non solo al pubblico, bensì ai non pochi ed illustri Armatori camoglini, i quali avevano il privilegio, sopra tutti, di poter osservare la gara dalle posizioni migliori onde poter decidere e selezionare i futuri Capitani per le loro navi.

 

La storia marinara di Camogli è molto densa ed interessante. per un maggior approfondimento consigliamo a tutti una visita presso il Museo Marinaro di Camogli dovre potrete trovare documenti, straordinari reperti antichi, raffigurazioni, dipinti, modelli di navi antiche e moderne, attrezzi della vecchia marineria, nonchè racconti di episodi realmente accaduti e vissuti dai nostri valorosi concittadini che hanno guadagnato un nome unico ed irripetibile per la storia della nostra amata Camogli.

...non esiste luogo ove Cuore Camoglino non sia già stato...